DIPEG – Laboratorio di Diritto delle persone e dei mercati
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- c.verde@unicas.it
- Responsabile Scientifico: prof. Camillo Verde
Laboratorio di Diritto delle persone e dei mercati
Responsabile scientifico: prof.Camillo Verde
Il progetto del Laboratorio di Diritto delle persone e dei mercati nasce dall'esigenza sempre più avvertita dai diversi operatori di privilegiare uno studio del diritto dallo spiccato carattere interdisciplinare ed applicativo dove possano coesistere e integrarsi momenti di elaborazione, di approfondimento e di trasferimento dei risultati.
La finalità è quella di promuovere, alla luce della distinzione tra law in the books e law in action, un'analisi sensibile alle implicazioni concrete delle principali problematiche giuridiche connesse alla tutela delle persone e dei mercati, che sappia coniugare in tali contesti complessità casistica ed effettività di tutela.
Verificata oramai l'insufficienza di un'analisi meramente economica del diritto per spiegare fenomeni quali i rapporti tra singolo e comunità ove svolge la sua personalità, tra professionisti e consumatori, tra imprese e sub-fornitrici, tra datore di lavoro e lavoratore, tra pubblica amministrazione e cittadino, tra apparato statale e contribuente, si rende necessario un approccio volto a rileggere le suddette tematiche in chiave sistematica ed assiologica e nella consapevolezza del mutato contesto normativo sempre più influenzato dal diritto comunitario ma anche da quello internazionale e pattizio.
Rilievo centrale ha assunto il tema della responsabilità amministrativa delle imprese, mentre il fattore fiducia risulta assolutamente determinante per quelle aziende (assicurazioni, banche, ecc.) destinate ad operare in settore nei quali i prodotti sono difficilmente valutabili dagli utenti, soprattutto in una fase storica nella quale la sensibilità dell'opinione pubblica alla questione reputazionale e al rispetto di valori etici nell'attività d'impresa è cresciuta a causa dei diversi scandali che hanno, di recente, investito tali ambiti.
Sì che l'esigenza di evitare danni reputazionali, attraverso un efficace controllo di conformità -c.d. funzione di compliance- presenta oggi una particolare importanza per le aziende, considerato che tali danni non sono risarcibili e quindi vanno necessariamente prevenuti.
Al tempo stesso la nozione di contraente debole si è andata progressivamente ampliando non essendo più limitata a quella tradizionale di lavoratore e/o di consumatore, bensì anche a quella di azienda tecnologicamente dipendente da altre oppure a quella di utente del servizio pubblico. Ed invero forme alternative di tutela, quale le c.d. class action, sono oramai previste sia nell'ambito della disciplina strettamente relativa al consumo sia in quella della verifica della qualità, tempestività ed economicità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione e dai concessionari.
La difficoltà dei mercati ha evidenziato anche la delicatezza della tutela dei lavoratori delle imprese decotte, assegnando alla contrattazione collettiva ed al diritto sindacale in generale nuove funzioni e nuovi compiti anche alla luce di una più frequente utilizzazione di strumenti alternativi al fallimento per la definizione della crisi d'impresa.
Anche le più recenti riflessioni sull'operato dell'amministrazione finanziaria denotano una maggiore attenzione al profilo funzionale delle situazioni giuridiche soggettive, come confermato dai più recenti orientamenti giurisprudenziali in tema di abuso del diritto volti a distinguere tra pianificazione fiscale "aggressiva" e libertà di scelta delle forme giuridiche.
Il problema dei costi e dei tempi della giustizia ha favorito, da un lato, l'emersione di nuovi istituti come la mediazione civile e commerciale e, dall'altro, una rinnovata attenzione a strumenti comunque deflativi del contenzioso quali l'arbitrato, i cui confini di operatività sono stati sensibilmente ampliati, persino nel territorio del diritto del lavoro.
La realizzazione delle suddette finalità, sin dall'avvio, è stata finanziata mediante risorse apportate da sponsors istituzionali e privati, anche in ragione del contributo scientifico fornito dalla struttura alla crescita del sistema economico locale ed alla promozione della coesione sociale nel territorio.
Afferenti al Laboratorio
Camillo Verde (Responsabile scientifico)
Maria Porcelli
Immacolata Prisco
Sara Zuccarino
Alberto Mattia Serafin
Stefano Cherti
Ivana Marimpietri
Claudio Galateria