Montecassino ha avuto un ruolo centrale nella produzione, trasmissione e conservazione della cultura occidentale, oggi testimoniata soprattutto dal patrimonio di antichi manoscritti, documenti e libri a stampa, ancora conservati nel luogo in cui sono stati prodotti o in cui sono arrivati nel corso dei secoli.
Il progetto MeMo - Memory of Montecassino, ideato dai professori Marilena Maniaci, Giulia Orofino, Roberta Casavecchia e Nicola Tangari, prevede la creazione di un sistema digitale integrato dedicato al patrimonio scritto medievale conservato presso l'Abbazia, in collaborazione con ricercatori della Sapienza e dell'Università di Catania. L'obiettivo è aumentare la visibilità di questo prezioso patrimonio scritto e renderlo accessibile in modo diversificato al pubblico locale, nazionale e internazionale, includendo non solo gli studiosi ma anche un pubblico più ampio di non specialisti.
MeMo considera tre categorie di documenti scritti:

Manoscritti
L'attuale collezione comprende codici nella caratteristica scrittura locale (la minuscola beneventana) e quelli in scrittura carolina e gotica, per un totale di circa 1.200 unità librarie, più una raccolta di 2095 frammenti manoscritti (Compactiones). Il catalogo a stampa realizzato da D. Mauro Inguanez nella prima metà del Novecento copre solo i primi 600 codici, mentre gli inventari inediti del Settecento si fermano al n. 874: restano diverse centinaia di volumi finora mai descritti scientificamente.

Documenti medievali
I circa 15.000 documenti non sono mai stati riprodotti o descritti in modo sistematico. Di particolare importanza sono le circa 1.000 pergamene prodotte prima del XII secolo, molto rilevanti per la storia del Medioevo meridionale
Incunaboli
La Biblioteca conserva anche circa 230 incunaboli, libri a stampa prodotti tra la metà del XV secolo e il 1500. Questi preziosi libri sono stati brevemente catalogati nel 1929, ma non sono mai stati oggetto di una descrizione dettagliata secondo i moderni criteri scientifici.

MeMo ha avviato una sperimentazione relativa alla presentazione e condivisione delle immagini digitali mediante lo standard IIIF. Tale sperimentazione è stata possibile grazie alla disponibilità e alla collaborazione dell’azienda DB Seret la quale ha definito e ha messo a disposizione una piattaforma di consultazione online, raggiungibile tramite il seguente link https://omnes.dbseret.com/montecassino
A questo indirizzo è possibile consultare la riproduzione digitale completa di un primo nucleo di manoscritti, cui è associata una descrizione redatta secondo i parametri previsti dall’elemento msDesc dello schema TEI – Text Encoding Initiative, nella particolare declinazione adottata dall’iniziativa italiana Manus OnLine.