Il territorio delle fiabe

La sede Unicas del Castello Angioino di Gaeta si trasforma per una mattinata nel Castello delle favole e accoglie gli alunni degli Istituti comprensivi del territorio per un viaggio nella tradizione rurale e gastronomica dei territori locali.

Giovedì 23 marzo 2023, con inizio alle ore 9.45, avrà luogo l'evento dal titolo "Il territorio delle fiabe", organizzato dalla Delega per la Diffusione della cultura e della conoscenza dell'Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale nell'ambito del ciclo di iniziative collegate alla manifestazione "Favole di Gusto", promossa dal Comune di Gaeta.

Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Gaeta, Cristian Leccese, del Magnifico Rettore Unicas, Marco Dell’Isola e della Delegata del Rettore alla Diffusione della cultura e della conoscenza, Ivana Bruno, il Delegato ai progetti di ricerca PNRR e di Ateneo, Carlo Russo, introdurrà i presenti ai temi dell'incontro.

A seguire, avranno inizio le attività ludico-didattiche organizzate dall'Associazione Reti.Laboratori.Territori, che consentiranno ai piccoli ospiti di conoscere e scoprire le trame di quell’ordito che rappresentano una tela unica… la nostra ruralità. Un viaggio avventuroso in compagnia di Lillo il mirtillo, le olive Chenzo e Nchenzo, Pataleo la patata di montagna e tanti altri personaggi raffiguranti la biodiversità e il patrimonio enogastronomico del centro Italia.

Una storia che racconta il viaggio di due bambini che attraversando i territori ed aiutati da amici speciali ed unici dovranno salvare i colori, le sfumature e la biodiversità e della ruralità, messe in serio pericolo dai perfidi uomini grigi, personaggi crudeli il cui obiettivo è privare le agricolture dei loro tratti distintivi, uniformandole, rendendole grigie e cosí da loro governabili.

Un’esperienza unica che permetterà di conoscere ed approfondire le filiere agricole, i processi di produzione, le sfumature attraverso tanti personaggi e le storie, i volti e gli scorci della ruralità di alcune delle regioni più belle d’Italia, dal Lazio all’Abruzzo, dal Molise all’Umbria.

Una connessione necessaria che passa anche dalla strutturazione di reti territoriali, di sentieri e di percorsi volti a favorire quel turismo sostenibile e responsabile che tenga conto della stretta simbiosi tra agricolture, paesaggio, cultura.

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