Progetto di ricerca

“Proximal digging: strategie GIS per la gestione integrata del dato archeologico dell’antica
Aquinum, dal remote sensing allo scavo” è un progetto che riguarda l’area archeologica di Aquinum
(Castrocielo, FR), interessata da campagne di indagini non invasive dal 1999 e oggetto di scavi
sistemaci dal 2009 da parte dell’Università del Salento. Il progetto si inserisce all’interno della ricerca
portata avanti dal prof. Giuseppe Ceraudo nell’ambito del progetto Ager Aquinas con il Laboratorio
di Topografia Antica e Fotogrammetria del Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento
a Lecce. La proposta mira a sistematizzare la notevole mole di dati raccolti nell’ambito delle attività
condotte dal Laboratorio di Topografia antica e Fotogrammetria dell’Università del Salento
(fotografie aeree, cartografia storica, dati da remote sensing e proximal sensing, dati di scavo), a
raccogliere elementi inediti (tramite proximal sensing da drone) per organizzarli successivamente
all’interno di un sistema geografico Open Source multiscalare, omogeneo e condiviso. La proposta
mira, inoltre, a mettere in relazione i dati geospaziali citati con un GIS Intrasite, necessario per gestire
appieno i livelli di dettaglio più specifici legati alle attività dello scavo archeologico. L’idea
progettuale si propone, nell’ambito di un geo-database dedicato, di generare un flusso di lavoro in
grado di raccogliere, organizzare e mettere in correlazione dati provenienti da sorgenti diverse,
ottimizzando i tempi e migliorando le operazioni di interrogazione ed analisi dei dati di ricerca.
Obiettivo intermedio della ricerca è la gestione integrata e multi-scalare dei dati organizzati attraverso
una piattaforma GIS ad alta scalabilità tra sistemi operativi differenti, in cui schedatura alfanumerica,
geometrie GIS e dati multimediali risiedono all’interno di un unico sistema per mantenere il più
possibile l’integrità del dato di partenza, che offre un approccio all’uso molto veloce e solido,
rimanendo tuttavia aperto a modifiche. Obiettivo finale è quello di individuare elementi inerenti alle
fasi di urbanizzazione e di trasformazione dell’impianto urbano e nelle sue componenti monumentali,
nelle infrastrutture e nell’edilizia pubblica e privata. Infine, un obiettivo collaterale è sicuramente
rappresentato dai vantaggi che può avere un sistema geografico informatico in termini di tutela e
fruizione. Tutela perché consente di conoscere puntualmente un territorio, oggi fortemente
vulnerabile poiché in continua trasformazione e soggetto al rischio di depauperamento dei siti
archeologici. Fruizione perché costituisce l’opportunità di avere una base su cui poter costruire un
web-Gis, fruibile tanto dalla comunità scientifica quanto da un pubblico di non addetti ai lavori.