Open Science

La scienza aperta (Open Science) è un obiettivo strategico del Settore Ricerca UNICAS. Si tratta di un cambiamento di prospettiva che a livello europeo, e non solo, sta portando avanti una nuova etica della ricerca attraverso una transizione da prassi competitive e unidisciplinari a prassi di ricerca collaborative e transdisciplinari, propense cioè ad approcci interdisciplinari ai problemi complessi del mondo attuale e aperte non solo ai ricercatori ma anche agli apporti e ai saperi di portatori d’interesse (stakeholders) non addetti alla ricerca (Citizen Science). 

Come si può vedere nella figura, si rendono accessibili a tutti e riutilizzabili i progetti di ricerca anche in corso di realizzazione, le banche dati, gli appunti di laboratorio (open notebooks) e ovviamente i prodotti della ricerca (Open Access). L’accesso libero e gratuito ai prodotti e ai servizi della ricerca consente di estendere la possibilità di fare ricerche avanzate anche in quei poli universitari in cui non si dispone di esclusive infrastrutture di ricerca e consistenti fondi di finanziamento.

Le parole chiave dell’Open Science in materia di dati sono: reperibili, interoperabili, accessibili, riutilizzabili.

L’obiettivo è anche quello di condividere più rapidamente conoscenze e strumenti di ricerca con le atre università, enti di ricerca, aziende, amministrazioni e società civile.

UNICAS è già molto avanti nelle politiche Open Science.

Per approfondire si può consultare la pagina curata dallo SBA (Sistema Bibliotecario d’Ateneo) (https://www.unicas.it/sba/area-giuridico-economica/informazioni/open-access-open-science-e-politiche-editoriali/) e la Policy UNICAS in materia di Open Access recentemente approvata.

 

Piano Nazionale per la Scienza Aperta 2021-27, https://www.mur.gov.it/sites/default/files/2022-06/Piano_Nazionale_per_la_Scienza_Aperta.pdf

UNESCO Recommendation on Open Science, https://www.unesco.org/en/open-science/about

Horizon Europe, open science – Early knowledge and data sharing, https://data.europa.eu/doi/10.2777/18252