Montecassino, Archivio dell'Abbazia 505

Il Casin. 505 è un manoscritto miscellaneo allestito a Montecassino nel 1404. Si analizza il testo inedito alle pp. 123-127; si tratta di una sintesi della Regola benedettina, un compendio definito nel codice excerptum, un titolo che ne sottolinea l'intento di enucleare l'essenziale della norma di vita monastica di s. Benedetto. Il compendio della Regola si presenta sotto forma di sententiae.

(cfr. RUSSO, Excerpta inediti della Regula Benedicti dal manoscritto Casin. 505, «Rivista di Storia e Letteratura Religiosa», 54/1 [2018], 145-179).

 

 

Casin. 505, p. 123

Obsculta fili domini praecepta magistri. Desine saligia.

 

La sententia riprende l'incipit della Regola [Obsculta, o fili, praecepta magistri et inclina aurem cordis tui (Prol.,1)] e ne sintetizza l’invito all’obbedienza e al conseguimento della virtù fuggendo i vizi. Il termine SALIGIA è un acronimo medievale formato dalle lettere iniziali dei nomi dei sette vizi capitali: Superbia, Avaritia, Luxuria, Ira, Gula, Invidia, Acedia. Si tratta di una tecnica mnemonica -  per ricordare la serie dei peccati capitali senza applicare loro una gerarchia -, che ha goduto di ampia fortuna nel Medioevo come dimostrano, oltre a testimonianze iconografiche, i riscontri in testi letterari mediolatini e volgari.

(si veda ad esempio: Bongiovanni da Cavriana, Anticerberus IV, 81: Nunc igitur fallax pereat saligia tota)