News Lidia Buono, Medioevo monastico nello specchio dei libri, Spoleto 2023

Nel contesto dell’irreversibile crisi delle strutture socio-economiche e culturali su cui si fondava l’impero romano d’Occidente si impose il ruolo decisivo del monachesimo nel processo di trasmissione al Medioevo e all’età moderna del patrimonio testuale e librario dell’antichità classica. Il volume si sofferma sull’esperienza monastica nel suo rapporto con i libri e la cultura. I capitoli introduttivi sono dedicati al dissidio tra paganesimo e cristianesimo, alla genesi del movimento monastico occidentale, allo scriptorium e alla biblioteca, alla riforma carolingia, anche in relazione all’esperienza scolastica. Nella seconda parte si illustra il programma formativo adottato nei monasteri, gradualmente organizzatosi secondo la prospettiva epistemologica delle artes liberales. La trattazione si incardina sull’idea di offrire uno spaccato della cultura monastica attraverso il dialogo tra manoscritti e fonti letterarie.

Indice:
Premessa - All’inizio della nostra storia - I. I cristiani di fronte alla cultura pagana - II. monachesimo tardoantico e cultura scritta - II.1. Le regole monastiche - II.2. Il monastero di Eugippio - II.3. Il Vivarium di Cassiodoro -II.4. Il monachesimo benedettino - III. Lo scriptorium e la biblioteca - III.1. Lo scriptorium nelle fonti letterarie e librarie - III.2. Attività di copia e prodotti librari - III.3. L’allestimento del manoscritto - III.4. Controllo testuale e conservazione del libro copiato - III.5. Note sulla preistoria del libro - III.6. Le sottoscrizioni degli emendatores - III.7. La biblioteca monastica - III.8. La figura del bibliotecario - IV. la riforma carolingia e la scuola - IV.1. Il disegno riformatore di Carlo Magno - IV.2. L’insegnamento primario - IV.3. Strumenti didattici ausiliari - V. Il trivio - V.1. La grammatica - V.2. La retorica - V.2.1. L’ars retorica prima dell’età carolingia - V.2.2. I manuali di Alcuino - V. 2.3. Da Rabano Mauro a Lorenzo D’Amalfi - V.2.4. La tecnica compositiva delle epistole - V.3. La dialettica - V.3.1. La riscoperta medievale della logica - V.3.2. Il metodo speculativo di Scoto Eriugena - V. 3.3. Il ruolo di Erico e Remigio di Auxerre, di Gerberto e di Notkero III di San Gallo - VI. Il quadrivio - VI.1. L’aritmetica - VI.1.1. La disciplina dalla tarda antichità al Medioevo - VI.1.2. Misura del tempo e computo - VI.1.3. La tradizione insulare del computo e le miscellanee carolinge - VI.1.4. Alcuino, Carlo Magno e il Sinodo dell’809 - VI.1.5. Un esame di computo - VI.1.6. L’Enciclo­pedia di Aquisgrana - VI.1.7. I maestri e l’insegnamento del computo - VI.1.8. Da Vittore di Aquitania alla pratica didattica delle Propositiones - VI.1.9. La ricezione di Boezio e il codice di Bamberg, Staatsbibliothek, Msc. Class. 5 - VI.1.10. Abbone di Fleury e il suo metodo d’insegnamento - VI.1.11. L’influenza del magistero di Abbone - VI.1.12. Gerberto d’Aurillac - VI.2. La geometria - VI.2.1. La Geometria di Boezio - VI.2.2. Gerberto e la geometria - VI.2.3. L’eredità di Gerberto - VI.3. L’astro­nomia - VI.3.1. L’eredità del passato - VI. 3.2. L’astronomia al servizio di Dio - VI.3.3. Monachesimo e astronomia - VI.3.4. L’astronomia tra antichità tarda ed età carolingia - VI.3.5. I cataloghi stellari - VI.3.6. L’astronomia post-carolingia sommario - VI.4. La musica - VI.4.1. Gli autori tardoantichi e l’ars musica - VI. 4.2. L’età carolingia - VI.4.3. La trattatistica - VI.4.4. I neumi - VI.4.5. Guido d’Arezzo - Bibliografia - Indice dei manoscritti - Indice dei nomi e delle cose notevoli. 

 

06/11/2023