Con il contributo liberale il donante, Ente o Società, pubblico o privato, ovvero persona fisica, manifesta la propria intenzione di voler trasferire a titolo di liberalità una determinata somma di denaro a specifico sostegno di un progetto di ricerca di un Dipartimento dell'Ateneo o per contribuire a sostenere le finalità istituzionali dell'Ateneo.
II contributo liberale non deve essere sottoposto ad alcuna condizione e non potrà essere gravato di un onere.
Per quanto concerne la forma con cui vengono concluse le donazioni a favore dell’Ateneo, occorre far riferimento al disposto dell’art. 55 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità (LINK).
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dal 1994 a oggi la Biblioteca umanistica “Giorgio Aprea” ha accolto ben nove (9) fondi librari omogenei, e vi sono alcune donazioni in arrivo che verranno inserite in catalogo presso la nuova sede. Ecco una panoramica del Fondi di pregio accolti:
Fondo Francesco ARNALDI: la biblioteca privata di Arnaldi è caratterizzata da opere filologiche classiche (soprattutto greche e latine) e moderne. Il Fondo, collocato nella Sala Fondi Speciali, non è ancora totalmente disponibile al pubblico, restano in attesa di inventariazione e catalogazione circa 600 volumi; tutte le altre opere sono presenti in OPAC con una catalogazione completa di accessi semantici. La complessità del fondo dal punto di vista sia tematico sia di tipologia dei documenti ha reso necessaria la costruzione di uno schema di collocazione per monografie, per collane, per periodici e per estratti.
Fondo Osvaldo BALDACCI: nel 2007 gli eredi decisero di donare la sua biblioteca personale al gruppo di geografi del Laboratorio di Valorizzazione territoriale del Dipartimento di Filologia e Storia del nostro Ateneo, i quali consegnarono tutta la raccolta alla biblioteca Aprea per le procedure di acquisizione e catalogazione, riservandosi di collocare presso il Laboratorio tutti i volumi. La biblioteca di Baldacci è prettamente di natura geografica, vi sono tutti gli Atti della Società italiana di geografia, molti periodici di geografia generale e di geografia per le scuole, e, fra l’altro, opere cartografiche di altissimo pregio. I volumi del Fondo sono poco meno di 1000.
Fondo Maria Antonietta BELASIO: la sua biblioteca personale, composta di quasi 500 volumi, è stata donata nel 2002 al gruppo di geografi del Laboratorio di Valorizzazione territoriale del Dipartimento di Filologia e Storia del nostro Ateneo, i quali –così come per la Donazione Baldacci- consegnarono tutta la raccolta alla biblioteca Aprea per le procedure di acquisizione e catalogazione, riservandosi di collocare presso il Laboratorio tutti i volumi. La biblioteca di natura geografica contiene opere e riviste geografiche dell’Ottocento, nonché molta manualistica in lingua francese dedicata al ruolo della geografia nelle scuole ed alla cosiddetta nouvelle geographie.
Fondo Rosa FILOSA-VOCATURO: il Fondo è la fusione di due biblioteche, quella di Carlo Filosa e quella di Rosa Vocaturo, coniugi, l’uno studioso di letteratura italiana, l’altra prof.ssa di letteratura latina. Nulla si conosce della loro biografia personale ed accademica, anche perché –sebbene esso sia stato il primo fondo donato alla biblioteca Aprea- non è mai stato oggetto di studio e valorizzazione. Fu donato dagli eredi [o figli o nipoti] nel 1994, e fu regolarmente acquisito e catalogato prima su schede cartacee ora è in fase di immissione su OPAC. Si tratta di una cospicua raccolta (circa 2500-3000 volumi), ricca di saggi e classici della letteratura latina e italiana, tra i quali spiccano pregiate edizioni settecentesche ed ottocentesche (opere di Svetonio, i classici della drammaturgia italiana, ad esempio).
Fondo Stelio RITTI: la raccolta, o meglio parte di essa di contenuto archeologico classico e storico-artistico, fu donata nel 2004 dalle figlie, Tullia e Claudia, alla biblioteca Aprea tramite il Dipartimento di Filologia e Storia, ma i processi di acquisizione e catalogazione sono iniziati solo nel 2008 e terminati nel 2010. Il Fondo consta di 443 volumi, tutti tenuti in ottimo stato di conservazione. Il Fondo contiene opere ricercate sul mercato librario antiquario e non, alcune delle quali di gran valore: la Storia dei papi dalla fine del medio evo di Ludwig von Pastor nell’edizione italiana in 16 volumi, pubblicata da Desclée (1942-1960) e tradotta da Angelo Mercati sulla base dell’ultima edizione in lingua originale (Geschichte der Papste seit dem ausgang des mittelalters); i Fondamenti di una scienza della origine del linguaggio e sua storia remota di Paolo Ettore Santangelo in 26 volumi (edizione 1953-1973), edita a Milano (Santangelo; La tecnica edilizia romana di Giuseppe Lugli, edizione pubblicata da Giovanni Bardi (Roma) nel 1957 composta da testo e tavole; La corte pontificia e la società romana di David Silvagni, opera edita dalla Biblioteca di storia patria (Roma) nel 1971 in 4 volumi; la 2^ pregiata edizione de Le liber pontificalis di Louis Duchesne, pubblicata da De Boccard (Parigi) nel 1955 in 3 tomi ed infine la Storia della città di Roma nel Medioevo di Ferdinand Gregorovius nell’edizione stampata dall’Unione arti grafiche (Città di Castello) nel periodo compreso tra il 1938 ed il 1944, in 16 volumi ed Indice. Le opere della donazione hanno un’estensione cronologica dal 1829 (Viaggio antiquario ad Ostia di Antonio Nibby, Società tipografica romana) al 1993 (Omaggio a Goldoni, scritti vari raccolti e pubblicati dalla Fondazione Marco Besso).
Fondo Francesco AGOSTINI: il Fondo, donato dagli eredi del possessore grazie ad una lunga trattativa da parte di alcuni docenti del Dipartimento di Lingue e Letterature straniere al nostro Ateneo, è stato accolto in biblioteca sul finire del 2009. Non è stato ancora avviato nessuno studio sulla biografia di Agostini, le uniche notizie certe sono che tra gli anni Settanta e Ottanta fu membro della Società Linguistica Italiana (SLI), che fu docente presso il Dipartimento di Linguistica dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, occupandosi prevalentemente di studi somali, pubblicando nel 1985 con la Cangemi Editore il Dizionario Somalo – Italiano. La sua biblioteca è tanto esigua (400 volumi circa) quanto pregiata; vi sono dizionari in edizioni ottocentesche, antiche riviste e bollettini in lingua tedesca e grammatiche antiche. La raccolta contiene, in buona parte, materiale librario relativo alla filologia moderna e alla linguistica comparata.
Fondo Enzo SANTARELLI: la Biblioteca di Storia moderna e contemporanea di Roma nel 2009, in accordo con l’unica erede del professor Santarelli, la figlia Nora, ha ceduto una parte dei volumi che, in quanto già posseduti, costituivano doppie e triple copie, alla biblioteca Aprea che, per volere dei donatari, si è impegnata a rispettare alcune condizioni: che i libri vengano individuati negli inventari e nel catalogo come Dono Santarelli e che ad essi sia attribuita una collocazione unitaria ed uno spazio esclusivamente dedicato, per perseguire l’unitarietà ideale del fondo mantenendone la fisionomia pur nei due tronconi esistenti presso le due istituzioni. Il fondo a noi pervenuto consta di 2657 volumi circa e presenta materiale di grande pregio: accanto alla produzione scientifica dello stesso Santarelli, infatti, vi sono opere di argomento storico (storia italiana ed europea), storico-politico, e di studi di genere (in particolare sulla lotta per l’emancipazione femminile e per la parità tra i sessi). La collezione è di rara completezza in questi ambiti e presenta opere ormai per lo più introvabili sul mercato librario.
PDD: Fondo del Paese delle Donne (in constante incremento): la Biblioteca Giorgio Aprea cura da circa 8 anni la presa in carico e la gestione del materiale bibliografico proveniente dall’Associazione internazionale Il Paede delle Donne di Roma, in particolare accogliendo le risorse informative (monografie, periodici, tesi di laurea) appartenenti alla sezione libraria dell'associazione. Il fondo, che si arricchisce ogni anno della documentazione proveniente dall’omonimo concorso, consta di saggi, romanzi e riviste che promuovono una politica di genere, dedicata ai diritti e alla libertà delle donne, e alla letteratura che ha contribuito a riconoscerne i ruoli e le peculiarità.
Le piccole donazioni: Donazione Luciana Piré; Donazione Gianfranco Scarlini; Donazione Benetton; Donazione Claudio Bernabei.
La Biblioteca umanistica Giorgio Aprea DONA ed effettua SCAMBI librari.
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