Il bilancio di genere è oramai diventato uno strumento essenziale di una istituzione per rappresentare se stessa in relazione alla dimensione di genere, per prendere coscienza delle proprie criticità e, soprattutto, per superarle, o almeno per porsi obiettivi concreti di superamento sia all’interno della comunità accademica che nella società civile.
Il monitoraggio continuo dell’evoluzione delle dinamiche di genere è essenziale per integrare questa prospettiva nelle strategie dell’Ateneo. L’impegno contro le discriminazioni e le disuguaglianze deve essere un elemento fondativo delle politiche di Ateneo.
In tale prospettiva il Piano Strategico dell’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale 2023-25 riconosce un ruolo fondamentale alla parità di trattamento delle studentesse e degli studenti, del personale tecnico amministrativo, dei docenti e delle docenti di ogni genere, e alla promozione delle pari opportunità con azioni concrete. Nel contesto universitario questa analisi è particolarmente rilevante per comprendere sia la segregazione orizzontale (ovvero la presenza di donne e uomini in determinati ambiti della conoscenza dalle discipline STEM a quelle umanistiche), sia quella verticale, che corrisponde alle difficoltà nelle progressioni delle carriere di ricercatrici e docenti.
Ciascuna criticità va affrontata in modo specifico, coscienti anche della responsabilità che una Università ha nei confronti della società civile, e nella consapevolezza che il percorso per eliminarle è particolarmente complesso. L’analisi dettagliata dei dati statistici e comportamentali è pertanto essenziale per la comprensione di un fenomeno che purtroppo ancora caratterizza tutti gli ambienti lavorativi e, prima ancora, quelli della formazione.
Il Bilancio di Genere dell’Università degli studi di Cassino e del Lazio Meridionale pertanto delinea con precisione la distribuzione statistica di donne e uomini nell’istituzione accademica anche in relazione ai diversi ruoli e ai diversi ambiti culturali. Esso si propone di valorizzare la parità di condizioni di studio, analizza eventuali segregazioni e auto segregazioni formative, nonché le condizioni di lavoro di tutti i componenti della nostra comunità universitaria.